Grazie alla sua passione per la montagna, Lino Zani ha avuto modo di stringere amicizia con l’indimenticato pontefice.
Lino Zani – maestro di sci, alpinista, scrittore e conduttore televisivo – nel corso della sua vita ha unito la passione per la montagna ad un’esperienza umana straordinaria. Infatti è diventato testimone privilegiato di alcuni momenti di vita di Papa Giovanni Paolo II, appassionato a sua volta di alte quote. Conosciamolo.
Chi è Lino Zani: biografia e carriera
Nato il 27 febbraio 1957, sotto il segno dei Pesci, a Temù, in provincia di Brescia, Lino Zani è cresciuto tra le montagne dell’Alta Valcamonica. La grande passione per la montagna, lo ha portato a gestire per decenni, insieme alla famiglia, un rifugio estivo a 3.000 metri di quota sull’Adamello. Proprio nel Rifugio Caduti dell’Adamello, nel luglio 1984, Zani incontrò Karol Wojtyła nel corso di una sua segretissima vacanza in montagna. Zani divenne la guida alpina di fiducia del Papa nelle sue escursioni montane, sia sulle Alpi che sugli Appennini, e fu spesso ricevuto in Vaticano.
Nel 2011, in occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II, Zani ha pubblicato il libro “Era santo, era uomo. Il volto privato di papa Wojtyła”, un racconto in cui ha condiviso la loro relazione unica, fatta di sciate, preghiere in quota e confidenze personali. Il libro è stato poi adattato nel 2013 nel film “Non avere paura – Un’amicizia con Papa Wojtyła, avvalendosi anche del contributo di Zani che ha collaborato come coordinatore della produzione del film.
Lino Zani nel corso della sua vita ha scalato vette come l’Everest (tre volte), ha organizzato spedizioni ai Poli Nord e Sud con Mike Bongiorno, ma ha anche ricoperto il ruolo di consulente del Ministero per gli Affari Regionali in materia di montagna.
In più ha fatto anche televisione: come co-conduttore ha partecipato a programmi come “Linea Bianca” su Rai 1 e “Linea Verde Sentieri”, dove ha avuto modo di promuovere la bellezza ed i valori della montagna. Nel 2017 ha ricevuto la nomina di Mountain Partnership Goodwill Ambassador per l’Italia dalla FAO, un riconoscimento che ha attesto il suo impegno per la tutela delle aree montane.
L’incontro con Giovanni Paolo II
L’incontro tra Lino Zani e Papa Giovanni Paolo II è avvenuto nel luglio del 1984 al Rifugio Caduti dell’Adamello, a circa 3.000 metri di quota sulle montagne dell’Adamello, in Lombardia. Da allora tra i due nacque un’amicizia profonda e duratura, che l’alpinista ha poi raccontato nei dettagli nel suo libro, basata sul libro di Zani “Era santo, era uomo. Il volto privato di papa Wojtyła” (Mondadori, 2011), a cui è ispirato il film TV “Non avere paura – Un’amicizia con Papa Wojtyła”.
Tutto ha avuto inizio quando Stanisław Dziwisz, segretario personale di Giovanni Paolo II, contattò la famiglia Zani, che gestiva il rifugio, per organizzare una vacanza segreta per il pontefice, amante della montagna e dello sci.
Alla ricerca di un momento di pace, lontano dagli impegni ufficiali del Vaticano, quella visita fu avvolta dalla riservatezza. Wojtyła arrivò in elicottero, accompagnato da pochi collaboratori, e si stabilì al rifugio. Durante quel soggiorno, si unì al gruppo anche Sandro Pertini, allora Presidente della Repubblica, intimo amico della famiglia Zani. L’incontro tra il Papa e Pertini rese così quel momento ancora più memorabile.
Lino, allora giovane maestro di sci e guida alpina, ebbe l’onore di accompagnare il Papa sulle piste dell’Adamello. Nonostante Wojtyła avesse già 64 anni e portasse ancora i segni fisici dell’attentato del 1981, dimostrò le sue abilità sugli sci. Ed infatti Zani rimase colpito dalla sua determinazione e tecnica: era un abile sciatore. Durante la vacanza in montagna, il Papa confidò a Zani, quando erano fermi su un pendio, una frase che lo segnò profondamente: “Quassù mi sento più vicino a Dio”.
Dopo quella prima vacanza, Wojtyła fece altri ritiri in montagna, ritrovando come guida Zani, sia sulle Alpi che sugli Appennini, come ad Ovindoli, in Abruzzo. Così la loro amicizia si consolidò negli anni. Zani fu invitato più volte in Vaticano e divenne una presenza fidata nelle escursioni del Papa. Il pontefice polacco continuò a sciare fino a tarda età, anche quando le sue condizioni fisiche peggiorarono a causa del Parkinson. Una profonda amicizia con Papa Giovanni Paolo II durata oltre vent’anni, che lo ha reso testimone del lato più intimo del pontefice.
La vita privata di Lino Zani
Su questo ambito non ci sono molti dettagli: la sua vita personale non sembra essere un aspetto che ama mettere in evidenza. Infatti ha sempre preferito concentrarsi sulle sue attività professionali e sul suo legame con la montagna. Dai social comunque si scopre che ha una figlia, Camilla.
Curiosità su Lino Zani
– Lino Zani è presente sui social, in particolare su Facebook. Qui condivide aggiornamenti sulla sua vita professionale, le sue passioni per la montagna ed i progetti televisivi.
– Anche su Instagram condivide contenuti relativi al suo amore per la montagna. Non mancano poi post professionali legati ai programmi: Linea Bianca e Linea Verde Sentieri. Inoltre pubblica spesso anche ricordi di Karol Wojtyla, omaggiandolo come santo ed amico.
– Nel film per la TV “Non avere paura – Un’amicizia con Papa Wojtyła”, trasmesso per la prima volta da Rai 1 nel 2013, trova centralità la figura di Lino Zani. Il film, diretto da Andrea Porporati, è infatti ispirato all’amicizia tra l’alpinista e maestro di sci e Papa Giovanni Paolo II. L’attore Giorgio Pasotti ha interpretato il maestro di sci/guida alpina e la trama si concentra sul primo incontro tra i due nel 1984. Un racconto che ha mostrato un Giovanni Paolo II (interpretato da Aleksei Guskov) in una veste più intima ed umana, rivelando il lato sportivo e personale di Wojtyła.